Rara medaglia in ARGENTO, coniata in occasione del 200° anniversario della Battaglia di Vienna.
La medaglia è opera di Waclaw Glowacki, firmata sotto il busto.
Un punzone sul bordo della medaglia.
Esemplare con specchio intensamente conservato, rovescio esemplare, dritto con lieve sfregamento sulla guancia.
Un pezzo numismatico molto interessante e necessario, coniato in occasione di un evento storico molto importante. Conosciuto per le sue quotazioni in bronzo, ma in argento è un pezzo molto raro.
Dritto: Testa del re Jan III Sobieski rivolta a destra.
JAN III SOBIESKI RE DI POLONIA CRISTIANO DIFENSORE 1683
Rovescio: scudo coronato dello stemma in triplo campo
CHE COMMEMORA LA CELEBRAZIONE DELLA LIBERAZIONE DI SIENA IL 12 SETTEMBRE. 1883
Argento, diametro 38 mm, peso 17,03 g
Questa medaglia è un esempio di uno dei tanti tipi di numismatica che commemorano le celebrazioni del 200° anniversario dell'Assedio di Vienna, avvenuto nel 1883.
La battaglia di Vienna del 1683 fu un evento di straordinaria importanza per l'Europa, segnando una svolta nella storia del continente. Fu anche una delle più grandi operazioni militari che coinvolse l'Impero Ottomano e gli eserciti polacco e imperiale.
I turchi misero insieme un esercito di oltre 100.000 uomini, di cui circa 65.000 presero parte alla battaglia. Le forze alleate contavano circa 70.000 soldati, di cui 27.000 polacchi. Questo scontro fu un raro esempio di coordinamento efficace tra le grandi forze dell'Impero e della Polonia. Guidati da Jan III Sobieski, gli eserciti si raggrupparono quasi nelle immediate vicinanze del nemico, dando vita a una battaglia decisiva, secondo l'arte bellica polacca, che si concluse con la sconfitta dei Turchi e la liberazione di Vienna, assediata da due mesi.
La battaglia vittoriosa del 12 settembre 1683 salvò la capitale imperiale, spezzò la paura dell'esercito ottomano e diede inizio a un accordo tra gli Stati cristiani confinanti. Di conseguenza, nel 1699 fu conclusa una pace che liberò quasi tutta l'Ungheria dal dominio turco e restituì alla Polonia la Podolia e la Riva destra, perse nel 1672. Fu anche l'ultimo trattato successivo che il Commonwealth polacco-lituano concluse prima della sua caduta, stabilizzando le relazioni polacco-turche e avviando un periodo di amicizia reciproca di fronte alle successive spartizioni.